Nonostante la crisi, la Puglia è ancora un territorio vivace e in grado di innovare nelle politiche aziendali, anche a favore dei lavoratori. Non mancano le iniziative per far circolare i buoni risultati dalle azioni positive. Grazie al progetto “Welfare e FlexiLab in un’ottica win win” finalizzato a promuovere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in Cupersafety è stato possibile affacciarci a queste nuove iniziative di responsabilità sociale d’impresa. Il progetto è stato portato a termine dalla vincitrice del Bando “Giovani innovatori in azienda” promosso dall’Arti, dalla Regione Puglia e cofinanziato a valere sul PO Puglia FSE, Asse VII “Capacità Istituzionale”.

L’intervento, ha messo a disposizione dell’azienda una serie di misure e servizi, finalizzate ad una gestione del cambiamento organizzativo e gestionale e dimostra come le aziende sono sempre più chiamate a dare risposte ai bisogni di flessibilità e di conciliazione tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti, attraverso servizi atti a individuare le soluzioni più adeguate per liberare tempo, sostenere i lavoratori con misure di welfare aziendale, gestire i percorsi di maternità/paternità per aiutare il rientro al lavoro senza rinunciare alla carriera, favorire la partecipazione delle parti sociali ed aumentare il ricorso alla contrattazione aziendale e territoriale.

Negli ultimi anni sono state registrate molte trasformazioni sociali, economiche e culturali per cui dare un carattere territoriale ai bisogni potrebbe essere una risposta concreta a questi cambiamenti.  Il tema del work life balance sta acquisendo un’importanza sempre maggiore all’interno del nostro contesto lavorativo a causa del frequente intreccio tra vita lavorativa ed extra lavorativa, per cui la necessità di trovare un equilibrio trova ampio spazio nelle politiche di gestione delle risorse umane sempre più attente al benessere dei lavoratori anche in ambiti che escono dal contesto organizzativo.

Possibili soluzioni di intervento come modifiche alle forme contrattuali, l’adozione della flessibilità oraria in entrata e in uscita, azioni di sostegno e sviluppo a carattere formativo/consulenziale, agevolazioni economiche per servizi offerti all’interno dell’azienda, il flexitime a orario concordato, politiche di welfare aziendale e aumenti di stipendio legati alla performance, comportano vantaggi sia in termini economici (riduzione dei tassi di assenteismo, dei tempi di lavorazione, etc.) che in termini di benessere dei lavoratori e delle lavoratrici (maggiore soddisfazione, maggiori opportunità di scelta nell’organizzazione del lavoro, maggiore autonomia). In altre parole lavoro smart al servizio dell’impresa e dei collaboratori.

Cupersafety, grazie a questo progetto, vuol promuovere programmi di lavoro agile, volti a favorire l’integrazione tra la famiglia e il lavoro attraverso:

  • Interventi su modelli organizzativi:

Far convergere le esigenze produttivo – organizzative dell’azienda con quelle individuali dei lavoratori/lavoratrici e delle esigenze familiari, ridefinire ruoli, tempi, ripartizione del lavoro sono azioni che permettono di recuperare produttività, ridurre l’assenteismo ed il ricorso allo straordinario, guadagnare efficienza nel processo organizzativo; inoltre una effettiva conciliazione dei tempi di vita e di lavoro migliora il benessere delle lavoratrici/lavoratori con sensibili ritorni sulla motivazione e livello di performance.

Il progetto ha previsto la realizzazione di azioni sperimentali inerenti la flessibilità del tempo di lavoro, anche integrate tra di loro (fissazione orario di lavoro con base flessibile, diversificazione fasce orari entrata ed uscita o riduzione pausa pranzo, utilizzo flessibile ferie e permessi, introduzione di prassi aziendali di modifica concordata dell’orario di lavoro, introduzione della polivalenza di figure, attraverso l’individuazione delle aree di interscambio culturale tra i lavoratori, banca delle ore).

  • Misure di accompagnamento ai processi innovativi:

Accompagnando le aziende ed il management con  misure specifiche per facilitare l’introduzione di processi innovativi, nel campo del cambiamento organizzativo e nelle politiche di welfare. Piani di comunicazione per attivare e sostenere lavoratrici/lavoratori nei processi di cambiamento organizzativo.

Il progetto ha previsto l’accompagnamento nella formazione per le nuove assunzioni, con l’introduzione del mentoring , ovvero un lavoratore senior che affianca i neo assunti nei primi mesi. Ma anche la somministrazione di un questionario ai lavoratori sui fabbisogni di conciliazione; l’azione ha avuto la funzione di aumentare la consapevolezza dell’esistenza e utilità degli strumenti conciliativi. E infine uno spazio dedicato nei processi di comunicazione interna, attraverso i canali tradizionali come la intranet aziendale, newsletter con aggiornamenti via mail, momenti di confronto o altre forme di partecipazione come forum.

  • Politiche di Welfare aziendale:

L’implementazione di piani di Welfare aziendale diretto ed indiretto volti a migliorare il clima aziendale, ad aumentare la produttività, ottimizzare il costo del lavoro, fidelizzare le persone alle organizzazioni ed attrarre i talenti, aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, rappresenta una leva di  successo per l’azienda. Le misure di welfare attivate ed i piani di flexible benefit, tengono conto delle opportunità di defiscalizzazione di beni offerti/servizi erogati (T.U.I.R.) e verranno implementati dopo un accurato studio di fattibilità per recuperare risorse dagli sprechi in azienda.

Il progetto ha previsto l’introduzione di piani di welfare aziendale,  attraverso misure che possono essere adottate per conciliare gli interessi aziendali con i bisogni del dipendente, i cosiddetti fringe benefit.

  • Gestione aziendale della maternità e paternità:

Valorizzando le lavoratrici e i lavoratori in una fase così importante della loro vita ed insieme rendendo efficiente e sostenibile la gestione aziendale della maternità/paternità, non disperdendo risorse investite e capitale umano, sono solo alcuni degli elementi importanti. I benefici di un piano di gestione della maternità/paternità vanno dalla riduzione delle assenze a quella degli straordinari, dall’abbattimento dei costi di turnover a tutti qui costi collaterali di carattere amministrativo, fino alla garanzia di continuità del flusso lavorativo che deriva dalla pianificazione dell’evento.

Il progetto ha previsto la realizzazione di attività di informazione, comunicazione e sensibilizzazione sull’utilizzo dei congedi di maternità e parentali: elaborazione di materiale informativi, brochure, gestione integrata della maternità, con una serie di misure da adottare in azienda prima, durante e dopo, per poter gestire al meglio questo particolare periodo con il fine di restar informati circa le novità in azienda e continuare a sentirsi coinvolti nel contesto lavorativo.

L’assistenza fornita si può sintetizzare in 4 step fondamentali:

  • analisi preliminare delle esigenze per la definizione della soluzione;
  • studio di fattibilità della soluzione da adottare, condivisa con il titolare dell’azienda e con il gruppo dei lavoratori/lavoratrici coinvolti;
  • accompagnamento all’introduzione delle soluzioni anche attraverso il coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici;
  • formalizzazione delle soluzioni con strumenti come i regolamenti o altro.

Gli studi effettuati con questo progetto hanno evidenziato con chiarezza come il lavoro agile/flessibile è solo uno degli aspetti di questo processo di trasformazione che luoghi, orari e modi di lavoro stanno vivendo. Ma una sua sperimentazione può aiutare a rimuovere gli ostacoli, soprattutto di tipo culturale, che ora ci impediscono di vivere a pieno le potenzialità di quello che sarà il futuro mondo del lavoro. Competitività non fa rima con aumento della produttività ma con una buona organizzazione dei processi aziendali. È evidente come alcuni benefit aziendali sono considerati fondamentali e pressoché irrinunciabili; questi servizi, già forniti dalla maggior parte delle aziende da anni, sono quelli su cui i lavoratori fanno maggiore affidamento, per cui bisogna far leva affinchè in questo scenario sempre più caratterizzato dall’attuale crisi economica, il welfare aziendale ritorni nella sua forma  più concreta e su misura per le aziende che tendono sempre più a soddisfare i bisogni primari dei propri dipendenti,  per supportarli nella vita di tutti i giorni. È proprio il coinvolgimento dei lavoratori che può rilevare le criticità e avanzare soluzioni organizzative concilianti in grado di recuperare punti di produttività.

Il senso che vuol dare questo studio è quello che bisogna cambiare e avviarsi su sentieri mai percorsi, verso nuove modalità di relazione con i propri interlocutori, nuove modalità per generare valore e tale ricerca si intrinseca a livello comunicativo attraverso una circolarità di informazioni. Un approccio che non si riduce al solo utilizzo meccanico, seppure preciso e ben congegnato delle nuove tecnologie ma con un linguaggio specifico e con i risultati avuti dall’esperienza cerca di portare valore aggiunto all’azienda.

Tutti i servizi sono  disponibili in maniera più approfondita sul portale www.giovaniinnovatori.it e scrivendo direttamente all’indirizzo mail ict@cupersafety.it. È anche possibile consultare materiali di approfondimento e gli interventi di welfare aziendale in atto. È stato, inoltre, attivato un blog collegato al portale, per alimentare il confronto tra utenti e facilitare la replicabilità delle esperienze. Il Progetto si è concluso il 20 maggio 2015 ma il servizio online è tuttora attivo.